Gestire lo stress: il rilassamento muscolare progressivo

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Gestire lo stress: il rilassamento muscolare progressivo

Il termine stress viene adottato nel secolo scorso come vocabolo ingegneristico indicante la pressione, lo sforzo a cui veniva sottoposto un ponte al momento del transito di un veicolo. Gradualmente il termine è entrato nel vocabolario delle scienze biologiche e psicologiche indicando, inizialmente, una serie di stimoli (stressors) in grado di produrre una reazione di difesa da parte dell’individuo dannosa sul lungo periodo (Solano, 2001). Successivamente, il termine ha incluso anche le risposte dell’organismo allo stimolo, mediate da diversi sistemi fisiologici, primo fra tutti l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (Selye, 1976). In sintesi, possiamo considerare lo stress come una risposta psicofisiologica aspecifica dell’individuo a richieste ambientali che vengono percepite come eccessive rispetto alle proprie risorse per farvi fronte. Un po’ come il ponte citato all’inizio che, subendo una pressione al transito di un veicolo, rischia di riportare danni o crollare a seguito dello sforzo, se non strutturalmente solido.

Stress e tensione muscolare

Lo stress, induce tensione muscolare e mentale. Il fisiologo americano Edmund Jacobson (1938), attraverso registrazioni elettromiografiche, dimostrò la correlazione tra processi psichici, emozioni e modificazione del tono muscolare. Notò come, associate a problematiche psicologiche, si presentassero costantemente atteggiamenti di tensione muscolare. Di contro, uno stato di calma psichica, si accompagnava all’assenza di contrazione muscolare (Goldwurm et al., 2015). Il nostro organismo, non può contemporaneamente essere stressato (perché occorre l’attivazione del sistema nervoso simpatico) e rilassato (perché è attivo il sistema nervoso parasimpatico). Ma cosa si intende per tensione e distensione muscolare?

  • Tensione: accorciamento e contrazione del muscolo.
  • Distensione: allungamento passivo o rilassamento.

Rilassamento muscolare progressivo

Il rilassamento muscolare progressivo è un metodo che consiste in una progressiva e volontaria riduzione della contrazione del tono muscolare. L’obiettivo, infatti, è ridurre la tensione muscolare residua. Per fare questo, condizione essenziale è imparare a riconoscere la distinzione tra tensione muscolare e sensazione di distensione, attraverso uno studio sistematico della percezione muscolare (propriocezione). In cosa consiste la metodica di Jacobson? In pratica, attraverso graduali e progressivi esercizi di contrazione e distensione dei principali gruppi muscolari, la persona impara a riconoscere la sensazione di distensione che affiora quando i muscoli non sono contratti e che induce uno stato di rilassamento. Imparare a rilassarsi quando necessario, pertanto, ridurrà lo stress.

Conclusioni

In conclusione, imparare a rilassarsi permette di migliorare la qualità della vita in diversi modi. Il rilassamento consente di:

  • Interrompere la produzione di sostanze rilasciate dall’organismo a seguito della reazione stressogena, proteggendoci da eventuali danni al sistema cardiovascolare;
  • impedire l’insorgenza di sensazioni fisiche spiacevoli (crampi muscolari, dolori diffusi, tachicardia etc.);
  • abbandonare le proprie preoccupazioni;
  • migliorare la qualità del sonno;
  • aumentare la fiducia in se stessi e il senso di autocontrollo.

Rilassarsi è un’abilità che richiede esercizio e costanza, ma alla fine gli sforzi saranno premiati.

SCARICA QUI LA SCHEDA CON LE ISTRUZIONI PER IL RILASSAMENTO PROGRESSIVO

 

BIBLIOGRAFIA

Asmundson G.J.G., Taylor S. (2005), “La paura delle malattie. Affrontare e superare l’ansia per la salute e l’ipocondria”, Eclipsi, Firenze (trad. it. 2016)
Goldwurm G.F., Sacchi D., Scarlato A. (2015), “Le tecniche di rilassamento nella terapia comportamentale”, Franco  Angeli, Milano.
Jacobson E. (1938), “Progressive Relaxation”, Chicago, Press.
Jacobson E. (1957), “You must relax”, McGraw Hill, Book Company.
Jacobson E. (1962), “Anxiety and tension control”, Lippincot, Philad.
Jacobson E., (1974), “Il sé ed il mondo oggettuale”, Martinelli, Firenze.
Selye, H. (1976). “Stress in health and disease”, Butterworths, Massachusetts.
Solano L., (2001), “Tra mente e corpo”, Raffaello Cortina, Milano



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