Articoli di psicologia

Che cos’è la Terapia Cognitivo-Comportamentale?

 

 terapia cognitivo-comportamentale

Che cos’è la Terapia
Cognitivo-Comportamentale?

Mi hanno consigliato la Terapia Cognitivo-Comportamentale. Lei la fa?”. E’ questa una richiesta che in più di un’occasione mi capita di ricevere da chi, su indicazione del medico di base, di amici o di medici specialisti, mi contatta. Nel tempo mi sono fatto  l’idea che, talvolta, da una parte non ci sia molta chiarezza su cosa si trovi dietro l’etichetta “Terapia Cognitivo-Comportamentale” (TCC) nonostante la larga diffusione del termine; dall’altra che venga proposta come una sorta di panacea per ogni problema psicologico perché “efficace, rapida e supportata dalla ricerca”, come è solito trovare scritto in ogni sito che ne tratta. L’obiettivo di questo breve articolo è, pertanto, quello di toccare alcune questioni legate alla TCC e fornirne un quadro un pò più articolato.

“Tu non mi capisci!”: gli stili di comunicazione inefficaci

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“Tu non mi capisci!”: gli stili di comunicazione inefficaci

Sentirsi compresi e accolti nelle proprie difficoltà è un aspetto importante dell’esperienza umana. Chi ha avuto la fortuna di incontrare persone con la capacità di ascoltare in modo attento e interessato, può avere un’idea di quanto questo possa essere importante per alleggerire il peso di piccoli e grandi problemi.

Bene e male: un confine illusorio

 

bene e male

Bene e male: un confine illusorio

Molti individui possono agire in modo brutale nei confronti dei propri simili. Basti pensare ai carnefici dei lager nazisti, ai massacri in Ruanda o a quelli di Srebrenica durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina nel 1995. Come può essere accaduto? E’ soddisfacente la spiegazione che etichetta come criminali, malvagi e mostri gli esecutori? 

Paura, rabbia, tristezza: un legame invisibile

rabbia

Paura, rabbia, tristezza: un legame invisibile

Un’emozione tra rabbia, tristezza o paura vi risulta più familiare in quanto sperimentata con maggiore frequenza? Secondo l’analista transazionale George Thomson, ciò accadrebbe perché rabbia, tristezza e paura costituirebbero una sorta di sentimento complesso a tre facce di cui riusciamo e vederne soltanto una. Inoltre, ci sarebbe un rapporto tra queste emozioni e il tempo.

Accettazione come cambiamento

accettazione

Accettazione come cambiamento

La maggior parte degli scritti sulla psicoterapia sottolineano l’obiettivo del cambiamento: modificare il comportamento, l’umore, le abitudini difensive, le preoccupazioni evolutive di una persona e così via. Un aspetto della psicoterapia sottolineato meno di frequente è l’adattamento a quelle caratteristiche della vita che non possono essere modificate, incluso lo sviluppo di strategie atte a compensare realtà immodificabili (McWilliams, 1999).